venerdì 14 ottobre 2016

Tale e Quale Show 2016 - Ep. 5



Buonasera a tutti!
Buona notizia della serata è stasera, udite-udite!, riuscirò a seguirlo tutto!! Quindi, si parte dal'inizio, dal primo concorrente, con il mio, richiestissimo, commento.
Enjoy it, my dear!
Fatima Trotta - Donatella Rettore
Non saprei dire se somigliasse o meno, ma un po' meccanica. I movimenti un po' troppo pensati, studiati, si vedeva che stava pensando ai movimenti da fare, più che alla prova in sè. Ripeto, in questo caso non mi sento competente, ma l'impressione è stata questa.

Manlio Dovì - Mino Reitano
E' stato bravo: la voce somigliava abbastanza, il volto un po' meno, forse, ma di questo non possiamo fare una colpa a lui. Inizialmente un po' titubante e calcato sui toni più particolari del grande cantante, col l'andare della canzone è stato decisamente migliore. Prima standing ovation della serata, vediamo quante altre ce ne saranno?

Deborah Iurato - Whitney Houston
Se continuano ad essere bravi però, non vale: non servo a niente! Certo, parte con un'ampiezza vocale ben differente da altri concorrenti, ma è comunque Whitney Houston. Pur non avendo la sua fisicità è stata molto molto ben riuscita. Pollice in su!

Leonardo Fiaschi - Marco Masini
Neanche qui competente come dovrei (prometto che per la settimana prossima andrò a prepararmi su quelli che non conosco), ma il Montesano animatore mi ha fatto intuire che forse malaccio non è andato. Anche qui, come già la settimana scorsa con la Nannini (che per altro aveva fatto benissimo), gli acuti non presi del tutto... Inoltre Masini mi sembra abbia la voce più pulita, non così roca, come è stata fatta. Come Nannini anche questa volta passa l'esame, però!

Vittoria Belvedere - David Bowie
Finalmente uno che conosco! Oddio, finalmente mica tanto... Chiamare quell'interpretazione il ricordo del grande cantante mi è sembrato quasi insultante. La voce non c'entrava niente, tanto è vero che si sentiva più la voce della Belvedere che altro. Neanche i movimenti c'erano. E il volto?  Beh, forse non si è capito, ma questo "Baui" non mi è piaciuto affatto.

Silvia Mezzanotte -  Mina
Si sente che è una cantante, ma non ai livelli di Mina, naturalmente. Non è risultata del tutto convincente nè nelle parti veloci, nè nell'acuto finale. E' stata brava per l'interpretazione, bisogna dargliene atto, tuttavia non somigliava sempre a Mina... Sembrava facesse fatica a farla, caro Amendola, non che fosse per lei come bere un bicchier d'acqua.

Enrico Papi - Rocco Hunt
Ancora prima iniziare, la mia reazione era esattamente la stessa di Amendola: alzarmi e andare via. Già fa troppo lo scemo quando scende le scale (sembrava il gobbo di Notre-Dame). Poi, se imparasse anche qualche parola della canzone non ci spiacerebbe ecco, visto che continua a leggere il gobbo, è evidente. Come sempre si sente solo la sua voce, questa settimana in variante napoletana. Avrei preferito persino io la partita! #Amendolaunodinoi

Bianca Atzei - Ivana Spagna
Ha la voce troppo bassa ed anche in questo caso troppo sua. Tutto sommato non è malissimo, però. A metà classifica, senza infamia nè gloria. Questa esibizione mi permette di aprire una parentesi. Non sopporto proprio la Goggi che interrompe Montesano e fanno i loro siparietti fastidiosi e non comprensibili sempre da noi comuni mortali. E trovo ancora più fastidioso Conti che solo di tanto in tanto li interrompe, mentre con altri ospiti si permette di interromperli quando ancora non hanno finito una frase, come stasera ad Insinna (capita a tutti, teso')

Davide Merlini - Jon Bon Jovi
Non soffermandoci troppo su quanto fosse gnocco all'epoca il vero Bon Jovi (non era male neanche questo tipello, devo essere sincera, sebbene la parrucca fosse inguardabile), parliamo dell'esibizione. Non sembrava molto Bon Jovi: non ho sentito il rock di Bon Jovi, non ho sentito la voce di Bon Jovi, non ho visto i movimenti animali di Bon Jovi, non ho visto la standing ovation per Bon Jovi. Come mi ha suggerito Sissie, sembrava proprio un cantante neo-melodico che cantava una canzoncina d'amore stupida.

Tullio Solenghi - Angelo Branduardi
Come sempre si sente la voce di Solenghi. Voglio dire, è un grande, ed è indiscutibile, ma quando si è tanto grandi che la tua voce si riconosce, poichè è la tua impronta, ha senso partecipare a un simile show, nel quale bisogna fare da parte il proprio "sè" per imitare (e, come ripeto sempre, non farne una caricatura!) gli altri?

Sergio Assisi - George Michael
Adesso so che volto avesse il nonno di George Michael oppure che volto avrà tra quindici anni. Non so, devo ancora capirlo. Inoltre non so se fosse peggio il pessimo inglese in sè o il pessimo inglese con accento napoletano. Per non parlare poi del fatto che si muoveva come un gatto di marmo un po' troppo effeminato.

Lorenza Mario - Carmen Consoli
Non troppo lontana dall'originale, seppure neanche similissima. Mi turbava non poco la sua mano che suonava la chitarra in quella maniera così assurda: all'inizio troppo piano e poi come la pala di un mulino (solo la mano intendo e non tutto il braccio, era inquietante, sul serio).


Gabriele Cirilli - Piko Taro
Come sempre ha una grande ironia combinata ad una grande serietà Interpreta il personaggio stupido che gli è capito questa settimana come un qualsiasi altro personaggio gli sia capitato in passato, senza ridere (come fa ad esempio Papi). Mi diverte e lo adoro per questo!

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